I MILIARI ROMANI E LA LORO STORIA

La pietra miliare è un cippo posto sul ciglio stradale, utilizzato per scandire le distanze lungo le vie pubbliche romane. La forma più consueta è quella di una colonna, che può arrivare fino a 2,50 m di altezza e a 2,00 m di circonferenza. Il materiale di cui è costituita varia dal calcare, al travertino, alla trachite, al marmo pregiato. I miliari riportano un'iscrizione, il cui testo è redatto in uno stile particolare, con abbreviazioni e sigle; sono in genere caratterizzati dall'indicazione della distanza in miglia (1 miglio romano = 1480 m circa), da sola o con la scritta m(ilia) p(assum) tale distanza veniva calcolata dal punto di partenza della strada oppure dalla città più vicina.

Nella quasi totalità dei miliari sono riportati il nome e le titolature del magistrato o dell'imperatore che fece costruire o restaurare la strada, talvolta seguiti da verbi come fecit, munivit, refecit, stravit. Quando questi dati mancano e compare solo una dedica si può ipotizzare uno scopo celebrativo e onorario del monumento. I miliari romani o miliarum (dal latino "mille passi") sulla Via Salaria sono monoliti di travertino risalenti ad epoca romana e distinguibili nella loro datazione dalle incisioni che ivi sono poste che ci indicano appunto l'autorità che al tempo provvide alla costruzione della via o ad un suo restauro.

In particolare i due rinvenuti sul lato sinistro della Via Salaria (VII e VIII miglio da Ascoli Piceno), all'altezza di Castel di Lama, che attraversa contemporaneamente i comuni di Ascoli Piceno e Castel di Lama, indicano che la Via Salaria era una via consolare tracciata dai romani che univa la capitale al Medio Adriatico, e faceva parte del reticolo di strade che portavano nel resto dell'impero.

Oltre al significato romano di questi importanti veicoli di merci e culture, nel tempo tali cippi costituirono monumento delimitativo tra i due comuni di Ascoli e Castel di Lama le cui rivalità si protrassero a lungo nonostante la incredibile vicinanza geografica: la Salaria era infatti da un lato Ascolana dall'altra Lamense. Sicuramente la strada Salaria, segnata da tali pietre miliari, fu veicolo per i romani veicolo di scambi culturali con le nuove civiltà da essa conquistate e ha contribuito all'avvicinamento di queste due comunità, costrette ed aiutate nello stesso tempo a percorrere la stessa strada!

L'UNESCO Club di Ascoli e Castel di Lama, adottandoli, ha ottenuto il prestigioso riconoscimento come "Simbolo di Pace" dalla famosa organizzazione internazionale.